Testo selezionato dalla Commissione di lettura al Concorso Letterario “Volti e luoghi di Basilicata 2008″ (sez. Poesia).
In queste diaspore e transiti
passaggi di rabbia e di vite
e nenie da sussurrare
radicate a questa terra
da arare nelle zolle rosse
e solchi assetati di giustizia
quanto dolore c’è?
Era il grillo verde morto
per un gioco d’infanzia
o la tristezza di un tramonto
a morirci l’anima?
Dalle siepi di rovi
poi nascono le more
Mariano Lizzadro, Potenza 1972
Uno scatto e riprendere ancora una volta l’angolo sofferente. Cercando ancora la partenza, il passato, perchè non si vede l’arrivo. Una serratura arrugginita, e un’uomo che cerca la chiave per riaprire porte. Infine spine ma non rose, almeno una speranza viola e nera. More.
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Non ho mai amato parlare di poesia e questo da prima che nascessi ed ancora prima di sempre, poi figurati di quello che scrivo: ridicoli suonaversi, note e parole
Mariano Lizzadro
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