Spunti (di)versi con… Rossella Tempesta

I POETI SI RACCONTANO 22
Interviste sulla poesia a cura di M. P. Ciancio per il blog letterario LucaniArt Magazine

Poesia: passione, libertà…
Presenza nel presente, visione rubata al Mistero, vaticinio, disvelamento mozzafiato dell’Io e dell’Universo come materia che è una…..

I desideri di un poeta
So dire dei miei: vorrei sapere; sapere tutta la storia del passato e del futuro; vorrei poi saper migliorare quello che posso, saper fare, saper dare amore. Una cosina da niente poi, vorrei che scomparisse l’iniquità.

Una tua definizione di poesia
La poesia è -io spero essa sia- un’incisione, un segno profondo, una fessura nella superficie coriacea del mondo umano, un taglio spiraglio sulla pelle inaridita della vita senza più scandalo che è l’oggi.
Incisione, miniatura che richiede la fatica di vedere le piccole cose, bassorilievo degli istanti trascurati, e canto che emette segnali di pace. Questo io credo possa essere la poesia per chiunque altro, e per me, quando la incontro e la leggo e la sento.

Il ruolo della poesia oggi.
Dire facendo testimonianza di verità. Dire la realtà nel suo orrore per denunciarla, dire la bellezza che salva, dire dove trovarla.

Da dove viene la parola del poeta
Non viene, sgorga. Da dove? Dall’ascolto, dall’osservazione, dal non lasciare cadere nel silenzio una Voce.

I tuoi poeti preferiti
I primi amori Montale, Ungaretti, Saffo, poi l’elenco si è fatto lunghissimo, sono la felice comproprietaria di undici metri di libreria, tre metri e oltre sono abitati dalla Poesia.
Quel che mi è piaciuto tanto è stato incontrare dal vivo i poeti, ascoltarli parlare e leggere i loro versi, una grande fortuna: Mario Luzi, Giovanni Giudici, Elio Pecora, Maurizio Cucchi, Franco Loi, Elio Pagliarani, Davide Rondoni, Fernando Bandini, Antonella Anedda. Tante poetesse nella mia libreria, tante, come Jorie Graham, Marina Cvetaeva, Wislawa Szymborska, Emily Dickinson, Maria Grazia Calandrone, Bianca Madeccia, Lucia Pinto, Vera D’Atri, Rita Pacilio, Francesca Serragnoli, Rossella Luongo, Giuseppina de Rienzo, Francesca Pellegrino, ma sono molte di più….

Almeno tre libri di poesia da cui non ti separeresti mai.
Non ce la faccio a scegliere. Neppure da uno mi separerei. Mi mancano tanto “Tutti” di Umberto Fiori e “Il Bar del tempo” di Davide Rondoni, li ho incautamente prestati…

Un poeta sopravvalutato
Tutti quelli intellettualoidi e la loro corte, non dicono niente, non hanno niente da dire ma lo dicono anche in modo incomprensibile, i poeti laureati….molti di recente li ho visti pubblicati dalle case editrici laureate….

Un poeta sottovalutato
Tanti del passato e tanti contemporanei cui l’editoria commerciale non da voce e sostegno.
Del recente passato Scotellaro, Penna, Dolci, Margherita Guidacci, Fernanda Romagnoli, Dario Bellezza… Contemporanei tanti, ma faccio un nome solo, chi lo abbia mai letto condividerà il mio tributo: Alfonso Guida, di San Mauro Forte.

La tua prima poesia.
Due, sulla Natura, per un compito scolastico da fare a casa, a nove anni; la maestra purtroppo le strappò ritenendole copiate!! Però io nell’ultimo libro ne ho scritta una dedicata a lei che è scomparsa troppo presto…

Il punto di partenza della tua poesia
Qualcosa che mi colpisce lo sguardo e trasforma la visione in suono, e il suono in linguaggio, necessità di dire. Quel qualcosa s’invera per sempre.

Un verso che avresti voluto scrivere
“Forse un mattino andando in un’aria di vetro, arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo”, Montale.
Ma che darei per essere il Poeta che ha scritto “M’illumino d’immenso”

La poesia che più ti rappresenta

“Di certe donne in metropolitana
– nitore, disciplina, capelli bene in ordine,
forme appena accennate, occhiali a volte,
tinte neutre, abiti poco appariscenti sempre-

di certe donne
-mai una passione stravolgente, mai sbagliata
la misura, la scelta, il modo di stare al mondo-

Io non così, io di me rinnego tutto
e tutto ancora.”

E’ la poesia d’inizio del mio libro “Passaggi di Amore” prefato da Elio Pecora e pubblicato in premio nel 2007 per aver vinto come silloge inedita il Premio Sandro Penna 2006, la prima volta di una poetessa in 17 anni di edizione del premio, l’ho sentita come una vittoria di tutte le voci femminili.

Il tuo ultimo libro
L’Impaziente” Boopen Led 2009, una casa editrice di Pozzuoli, un direttore editoriale giovane colto e acuto in Aldo Putignano, una prefazione da poeta qual è Chiara de Luca, e in dono la copertina che ritrae una bellissima opera del pittore Tommaso Ottieri, napoletano di conio, internazionale di fama, e pure bello!

Le tracce tematiche che lo caratterizzano
Una forte necessità etica, un chiamare al dialogo e all’azione, ma anche un archivio vivo delle mie esperienze, dei ricordi, delle persone.

Una definizione della tua poesia
Una esplorazione, un viaggio, una pulsione irresistibile. La mia voce.

Keats sostiene che il timone della poesia è l’immaginazione, la fantasia le vele, e l’invenzione la stella polare. Cosa aggiungeresti?
Aggiungerei l’Uomo.

La qualità che apprezzi maggiormente in una poesia.
La capacità di farmi sentire lo stupore. Di farmi provare lo struggimento di ritrovare qualcosa che credevo perso e ho ritrovato, anzi no, riprovato.

Il futuro della poesia
Governare il Mondo. Magari! E comunque dire sempre di più la verità.

Un consiglio ai giovani poeti
Mica solo ai giovani.
Dire cose vere con parole vere. Donare le poesie agli amici e leggerle al pubblico di strada: fottersene di pubblicare e non farlo pagando. Leggere tanto e tanti, sostenere e diffondere a Poesia facendo sempre qualcosa per “lei” e per gli altri poeti. Se si può, comprare i libri di poesia e abbonarsi alle riviste, per confrontarsi, arricchirsi e sostenere.

Un tuo dono poetico ai lettori di Lucani Art

“Sorprendente, per fortuna, la vita dell’uva fragola
che si arrampica velocissima
– immagino di notte –
alla rete verde che le ho appressato;
è giovane, lo si capisce dalla sfrontatezza dei pampini.”

(Rossella Tempesta)

(intervista a cura di Maria Pina Ciancio, esclusivamente per il sito internet LucaniArt Magazine)

20 risposte a “Spunti (di)versi con… Rossella Tempesta

  1. La poesia come possibile ‘testimonianza di verità’ e possibilità di essere ‘bellezza che salva’. Condivido certamente. Ed poi: disponibilità totale a rimettersi in gioco (…io di me rinnego tutto/ e tutto ancora.”), ascolto delle grandi voci e delle nuovi voci, confronto continuo.
    Validi, e alcuni indiscutibili, i poeti preferiti di Rossella Tempesta, comprese le numerose voci femminili (mi mancano però Vera D’Atri e Alfonso Guida, sui quali cercherò volentieri di informarmi e leggere).
    Ottimi naturalmente i consigli dati ai poeti e quella ‘sfrontatezza dei pampini’
    Un caro saluto
    Antonio

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  2. “Dire cose vere con parole vere.”

    Penso di aver assaggiato il succo di quest’uva, una fragola che resta giovane nella voglia che si ha di coglierla.Eppure penso anche che le parole siano di vetro e il vero s’infranga in ognuna di esse. Più di tutto, per me, conta la vita e questa è molti mondi in ciascun modo la si abiti.
    Necessaria la disponibilità ad aprire la propria: vita come una porta e fare della scrittura, ho difficoltà a dire ancora oggi poesia perché è come vole dire immenso, si resta folgorati,stanze da abbattere, non da erigere,senza fili a piombo,senza regoli.
    “Dire la realtà nel suo orrore per denunciarla, dire la bellezza che salva, dire dove trovarla.” Ringrazio l’autrice per questa esortazione.
    Un grazie a Mapi che la pratica da molto tempo. ferni

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  3. ho avuto modpo di conoscerLa tramite la comune amicizia con chiara de luca, giovane editrice della minuscola e preziosa kolibris, e ne rimasi preso da una Sua introduzione scritta con leggerezza passionale, qui riconfermata: mi piace la Sua vena ideatrice e condivido tante Autrici E Autori che, dalla Sua biblioteca sembra volare verso la mia, di biblioteca.. ma senza biblioteca una dimora è davvero una dimora?

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  4. Ciao Rossella. Un piacere trovarti qui e leggere le tue parole sul nostro comune amore, parole che condivido e sento mie specie quando parli di bellezza, verità, ascolto e stupore. Quattro parole fondamentali anche per me.
    Un abbraccio a te e a Maria Pina. Lucianna Argentino

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  5. Mi piace di questa donna la nettezza con cui si scrolla di dosso la possibilità di cader vittima, come accade a tanti, della machina fori, che può alienare come la fabbrica. E la sua mano tesa, sempre. Anche verso chi ha troppo talento per sopportarlo. La poetessa è limpida, piena di meraviglia per il solito insolito del quotidiano. E mi piace pensare che nei suoi migliori pomeriggi napoletani, un fiato di vento le porti il pensiero e l’emozione di un’aria che è stata anche quella di Raffaello Franchini, Vico, Mario Pagano, Benedetto Croce.
    Buon ascolto.

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  6. Questa intervista conferma la capacità di Rossella di conciliare la ricerca letteraria con l’impegno reale, nella società vera, a favore dei diritti e delle necessità concrete. Un impegno non sterile né meramente formale, quindi: quello che più richiede, sul piano personale, e quindi vale proporzionalmente di più. Il valore della sua poesia, priva di vuoti esercizi di stile e ricca di sensazioni percepite in modo forte e sincero, è ulteriormente dimostrato dal dono poetico fatto ai lettori di Lucani Art.Confermo a Rossella, con un caro saluto, la mia stima e la mia amicizia, Ivano

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  7. Quella di Rossella è una voce poetica forte, coraggiosa, autentica, sorretta da una grande sensibilità umana e civile.
    Insomma: una vera e propria “rara avis” nel mondo della poesia…
    Mario Fresa

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  8. La Poesia è Verità, dà uguale importanza sia alle ombre che alle luci. Rossella, sai la stima che ho per te; scrivere Poesia, come impulso incontrollabile, come ricerca e viaggio, come scoperta e grido della propria Voce sono caratteristiche che condivido appieno e che ben ti rappresentano. Grazie. Un abbraccio

    Federica

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  9. Amici, cara Rossella e cara Maria Pina,
    sono un pessimo internauta ma sono riuscito a trovarVi – grazie al link allegatomi da Rossella -.
    Bella intervista,pronte e sincere le risposte. Condivido molte cose per come proposte e e rese e me ne compiaccio.
    Come molti di Voi sanno – e come al solito – io regalo fogli e plaquettes ma da un po’ di tempo diffido molto delle etichettature di poeti già e molto laureati; in genere laureo costoro dopo averli studiati, dopo averli ascoltati in presa diretta ed essermi confrontato immediatamente: cosa molto difficile perchè negli incontri letterari c’è sempre tanta’ di puzza sotto il naso e se non sei l’organizzatore protagonista, non hai mai diritto alla parola.
    Se organizzate qualcosa mi vorrò spendere generosamente.
    Vi lascio pubblicamente la mia e mail:”gaetanocalabrese(chiocciola)tin(punto)it”; un abbraccio garbato a tutti, Gaetano Calabrese poeta errante dell’Irpinia.

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  10. Rossella è una poetessa insieme carnale e delicatissima. Ha la luce notturna di una Dickinson meridiana. “S’illumina d’immenso”.
    PVita

    PS: Ciao, Rox

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  11. Un sollievo la poesia, e quella che appassiona è quasi un nutrimento.
    Parlo della tua poesia, cara Rossella e quella di chi conosce la vita così bene che la può trasformare in dolcezza

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  12. Postilla:
    ho appena letto, nel sito delle Edizioni Kolibris di Chiara De Luca, una scelta di poesie di Vera d’Atri tratte dalla raccolta ‘Una data segnata per partire’ e ringrazio Rossella per avermela fatta conoscere: un esordio non poteva essere più felice per qualità e intensità.
    Antonio

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  13. Bellissima poesia l’Uva fragola.Ho scritto un libro che si intitola”All’ombra dei pampini”, un pò sfrontato con tanta violenza perpetrata ai danni di persone dal cuore puro che i più definiscono dabbenaggine. A tanti è piaciuto. Vorrei che tu lo leggessi con la tua straordinaria sensibilità. Se ti fa piacere te lo spedisco volentieri.Continua a scrivere poesie che ci fanno sperare e danno respiro all’anima, inaridita e trepidante in questi nostri giorni!

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  14. Avrei scelto anch’io “M’illumino d’immenso” a avrei ricordato anch’io “lo stupore” della lettura poetica, come una delle emozioni fondamentali, insieme al bisogno di “ri-trovarmi”. Ti ringrazio inoltre per aver partecipato a questa intervista e ti faccio da qui i miei complimenti per l’ariosità e calviniana leggerezza che attraversa i tuoi versi dell’Impaziente. Un abbraccio Mapi

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