Esce in questi giorni, a cura dell’Associazione LucaniArt, la plaquette poetica Dalla terra acidadi Francesco Federico che contiene testi italiani con alcune traduzioni in inglese e spagnolo. Di seguti due poesie tratte dalla raccolta, con un omaggio al poeta lucano Rocco Scatellaro.
I (In morte di un Papa)
Sul nudo
legno
s’apre al vento
il tuo libro di pace
e non canta il gallo
né profuma la rosa
se dischiude
i suoi petali
le tue parole
ai poveri erranti
che sfuggono
dalla centrifuga
di morte
ma già
trasvoli
dalla terra acida
per la dimora
del cielo
*
Sobre la desnuda
madera
se abre hacia el viento
tu libro de paz
y no canta el gallo
ni se perfuma la rosa
si abre sus pétalos
tus palabras
a los pobres errantes
que huyen
de la centrifugadora
de muerte
pero ya sobrevuelas
desde la tierra àcida
hacia el paradero
del cielo
***
IV (a Rocco Scotellaro)
Docile declina
il giallo della collina
s’interseca con i piloni
dell’autostrada
rasato dalle falci
meccaniche
giace nei granai
nelle notti di luglio
(da Caro Alceo, 1998)
*
Dòcil descende
el amarillo de la colina
Se cruza con las pilas
del autopista
cortado por guadanas
mecànicas
Yace en los graneros
en las noches de julio
(da Caro Alceo, 1998 – Traduzione in lingua spagnola di Giulia Caronia)
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Francesco Federico (Palermo, 1949) vive a Bagheria. Collabora a riviste e periodici con note sull’arte e sulla letteratura. Nel 1991 insieme alla moglie, la poetessa Cristina Casamento, ha istituito il Premio Internazionale di Poesia “L’Acàlypha” e nel 1992 con alcuni amici pittori (Fabrizio Avena, Nino Bruno, Susanna Laura Ciaccio, Enzo Orlando, Francesco Pintaudi e Tommaso Serra) costituisce l’Associazione culturale “Documenta 2000”. Nel 1998 è fondatore dell’omonima casa editrice Federico e nel 2000 promuove il Premio Letterario “Le Driadi”.
Ha pubblicato (poesia): Valle del Belice e altre poesie (1968); L’Imbroglio (1983); Disagio e Tregue (Ed. Il Vertice, Palermo-1986); Amori Amore (Ed. I quaderni di Arenaria, Palermo-1989); Via dell’Orologio (Ass. Cult. “Documenta 2000”, Palermo-1993); Caro Alceo (Federico Editore, Palermo-2001); Il viaggio difficile (Federico Editore, Palermo-2004); Sulla linea del cerchio (Federico Editore, Bagheria-2011).
Ha pubblicato (narrativa e saggi critici): Le forme dell’anima/ Riflessioni sul lavoro creativo n.1 (Federico Editore, Palermo-2004); Il cielo di corallo/racconto (Federico Editore, Palermo-2009) e altri libri.
E’ presente in antologie a carattere nazionale: Scritti & scrittori in Sicilia (Ed. Centro Studi Sikania, Ragusa-1987); Rosa senza ragione (Ed. Il Vertice, Palermo-1987); Gli eredi del sole (Ed. Il Vertice, Palermo -1987); Pietra su pietra (Ed. Insieme nell’arte, Palermo-1989); Poeti siciliani e non (Ed. Documenta 2000, Palermo-1992,1994, 1996, 2001); Feritoia dei sensi (Ed. Fondazione Cerilli, Supino / Frosinone-1994); Le poesie di San Valentino (Ed. Federico, Palermo-1999); Dal pensiero ai segni (a cura di Dante Cerilli, Ed. Bastogi, Foggia-1999); Rosa fresca aulentissima (Federico Editore, Palermo-2000); Il verso dell’Autoritratto (Ed. ArteCultura, Milano-2002); Unni siti palori (Federico Editore, Palermo-2001); Se la parola non tace (Federico Editore, Palermo-2004); La costanza dei grilli (Federico Editore, Palermo-2005) e nelle riviste culturali: Alla Bottega (Milano), diretta da Pino Lucano; Arenaria (Palermo), diretta da Lucio Zinna; Contro Corrente (Milano), diretta da Gianni Pre; Insieme nell’Arte (Palermo), diretta da Michele Sarrica; Pagine Lepine (Roma), diretta da Dante Cerilli; e tantissime altre.
I suoi testi sono stati tradotti in rumeno, in inglese da Licia Chianello e Giancarlo Cucchiara (Palermo), in francese da Anna Maida Adragna (Palermo) e Barbara Ramella Peirin (Milano), in tedesco da Manuela Heidler-Cortini e Fabio Richard Heidler (Friburgo-Germania), in spagnolo da Hebe Spolansky (Friburgo-Germania).
E’ iscritto alla SIAE, sezione musicale come compositore della parte letteraria, e collabora con i musicisti Simona Scilla (Milano), Calogero Di Liberto (Bagheria) e Biagio Lo Cascio (Siracusa). Ha aderito al Sindacato Nazionale scrittori, fondato dallo scrittore calabrese Corrado Alvaro.
(da Sulla linea del cerchio, 2011 – Traduzione in lingua spagnola di Hebe Spolansky – Friburgo/Germania)
Francesco Federico sarà premiato in Sardegna, a Quartu Sant’Elena (Cagliari)
Sabato 26 gennaio 2013 alle ore 18.00, il poeta Francesco Federico di Bagheria, riceverà in Sardegna, a Quartu Sant’Elena (Cagliari), il Premio Letterario Internazionale “Poesia dell’anno 2012” ideato e organizzato dal Centro teatrale “Il Teatro dell’Anima” presieduto dalla Dott.ssa Elisa Piano.
Il testo poetico, dal titolo: “Il viaggio n. 2” ha vinto il secondo premio per la sezione C, sarà consegnato presso la sala-convegni del Museo “Il ciclo della vita” nella città di Quartu Sant’Elena (Cagliari). Il poeta siciliano ha fin qui pubblicato 15 libri (poesia, racconti e saggi critici sull’arte e sulla poesia) ed è presente in numerose antologie e riviste letterarie a carattere nazionale.
I suoi testi sono stati tradotti in rumeno, in inglese da Sabina D’Alessandro e Licia Chianello, in francese da Anna Maida Adragna, in tedesco da Manuela Heidler-Cortini (Friburgo-Germania), in spagnolo da Hebe Spolansky (Friburgo-Germania) e da Giulia Caronia. Di lui hanno scritto: Giusi Bertini, Anna Maria Bonfiglio, Francesco Carbone, Cristina Casamento, Dante Cerilli, Aldo Gerbino, Alfio Inserra, Igino Maj, Pietro Mazzamuto, Giuseppe Possa, Nicola Romano, Nat Scammacca, Nunzio Speciale, e tantissimi altri. Alla 5° edizione del Premio Letterario Internazionale “Poesia dell’anno 2012” hanno partecipato poeti provenienti dall’Italia e dall’Europa. Di seguito riportiamo la prima parte del testo premiato, dal titolo:
“Il viaggio n.2”
All’alba
di ogni giorno
riprendo la mia corsa
il difficile viaggio
sulla terra
e raccolgo
gli umori e le parole
e trascino il corpo
in una città di vento
e brezze di mare
e ti cerco, Signore,
tra i semafori ferrosi
dove Kaléd
l’amico algerino
tende le mani
con il tuo sorriso
e sopravvivo
senza erosimi
con le ali dimezzate
nel cubo di cemento
del mio ufficio (…)
(da Il viaggio difficile)
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