Le cose coselle di Antonia M. Santo

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Il carnevale vanta una tradizione antichissima, ricca di significati magici e religiosi. Le prime maschere, risalgono a circa 30.000 anni fa, comparendo nelle raffigurazioni dei cacciatori dell’età della pietra: maghi stregoni camuffati da animali ecc. A distanza di migliaia di anni, durante il periodo di Carnevale nei nostri piccoli borghi di Basilicata ritroviamo gli stessi personaggi come le creature demoniache che animano il carnevale di Aliano o le maschere con teste di mucche di Tricarico; anche Montescaglioso e Satriano lo festeggiano con simboli propiziatori e campanacci che scacciano la cattiva sorte, ma Castelsaraceno ha una tradizione diversa, perché, ciò che caratterizza il suo Carnevale non è l’andare per le strade del paese con il cupi cupi e cantare strofe improvvisate in rima baciata in vernacolo ma sono le cose coselle, veri indovinelli in rima che si utilizzavano per trascorrere piacevolmente accanto al fuoco le fredde serate invernali in famiglia o con il vicinato.

“I testi” sono spesso in rima ed il doppio senso e l’ambiguità rendono le cose coselle davvero divertenti e coinvolgenti.

L’obbiettivo dell’autrice è quello di evitare che il  “patrimonio” culturale contenuto nella raccolta vada disperso poiché in essa è racchiusa una grande consistenza di antichi valori e di elementi legati alla vita degli antenati.

Dalla lettura dei “testi” si scoprono gli usi e i costumi, i desideri e le speranze, le gioie e le paure dei Castellani.

Quello che conta è che tutto ciò non venga dimenticato ma consegnato alla sensibilità di coloro che in futuro vorranno conservarlo.

 

Antonia Maria Santo è nata a Castelsaraceno nel 1954, dove vive ed opera da sempre. Si è laureata in lettere all’Università degli Studi di Salerno con una tesi sperimentale sulle “Memorie” del brigante Carmine Crocco. Ha iniziato la sua attività di insegnante nella Scuola Primaria ed oggi è docente di Lettere nella Scuola Secondaria di I Grado di Castelsaraceno. Nel 2014 ha pubblicato la sua prima raccolta intitolata “Castelsaraceno. Canti Religiosi di ieri e di oggi”.

Antonia M. Santo, Cose coselle – Il carnevale e la tradizione,  pubblicato dall’Associazione Culturale LucaniArt nel luglio del 2016 in 30 esemplari artigianali, numerati a mano.

4 risposte a “Le cose coselle di Antonia M. Santo

    • Buonasera Valerio,
      ti ringrazio per l’apprezzamento. Ti riservo una copia della mia raccolta , suggerisci tu stesso la modalità più comoda per poterla avere!

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