Tre poesie in dialetto romanesco di Rosaria Di Donato

Roma nel Quattrocento

stella a fontana de’ trevi

prodiggio
‘ na stella è cascata
ner granne vascone

se cheta er penziero
e sboccia ner core d’ ignuno
‘ na grann’ emozzione

è come ‘ n filo d’ arianna
che ‘ nsegna a chi persa
ha la via
a trovanne ‘ na nova

‘ na strada ‘ nfinita
tra tutte ste viuzze der monno
che gireno gireno ‘ ntorno
ma mai nun ariveno

indove ce sta
‘ na raggione

*

stella a fontana di trevi

prodigio
una stella è caduta
nel grande vascone

tace il pensiero
e sboccia nel cuore di ognuno
una grande emozione

è come un filo di arianna
che insegna a chi ha perso
la via
a trovarne una nuova

una strada infinita
tra tutte queste viuzze del mondo
che girano girano intorno
ma mai non arrivano

dove c’è
un senso

*

se pò fà

se pò fà disse la luna
ar sole che sbrilluccicava
io esco de giorno
e tu spunti de notte
così tanto pe cambià
tu ciavrai pe compagne
l’artre stelle e invece io
vedrò le nuvole leggere
piagne cor vento
e li mille colori
de’ l’arcobaleno

j’arispose er sole
tu me stai a propone
un antro turno
‘no scambio der giorno
co la notte pe confonne
le cose de sto monno
embè disse la luna
pò èsse che scambianno
li fattori er risultato
sia tanto sorprennente
da mutà er còre de la gente

*

si può fare

si può fare disse la luna
al sole che splendeva
io sorgo di giorno
e tu spunti di notte
così tanto per cambiare
tu avrai come compagne
le altre stelle mentre io
vedrò le nuvole leggere
piangere con il vento
e i mille colori
dell’arcobaleno

rispose il sole
tu mi stai proponendo
un altro turno
uno scambio del giorno
con la notte per confondere
le cose di questo mondo
beh disse la luna
può darsi che cambiando
i fattori il risultato
sia così stupefacente
da cambiare il cuore della gente

*

er zinale

er zinale compagno de ‘na vita
nun poi buttallo via com’acqua zozza

già da l’asilo lo portamo addòsso
poi crescenno cambia forma

colore ma in millanta lavori
ciaccompagna

sarva l’abbito è quasi na divisa
le mano te ce strusci pe pulille

ce ‘nfili penne forbicette
carammelle attrezzi

tutto quello che vòi
eppuro nun ciavevi mai penzato

er zinale zozzo pulito quadrettato
ricconta a tutti quanti quer che fai

e poi embè lo sai
si vai ar mulino
s’infarina

*

il grembiule

il grembiule compagno di una vita
non puoi buttarlo via come acqua sporca

già dall’asilo lo indossiamo
poi crescendo cambia forma

colore ma in moltissimi lavori
ci accompagna

protegge l’abito è quasi una divisa
ci strofini le mani per pulirle

ci infili penne e forbicine
caramelle e utensìli

tutto quello che vuoi
eppure non avevi mai pensato

che il grembiule sporco pulito a quadretti
racconta a tutti ciò che fai

e poi beh lo sai
se vai al mulino
s’infarina

*

(Poesie recitate in occasione della Giornata Nazionale dei dialetti 2023 a Roma, all’incontro e Reading del 17 gennaio  presso la Sala Italia dell’UNAR in via Ulisse Aldrovandi 16)

Rosaria Di Donato

Rosaria Di Donato è nata a Roma dove vive. Laureata  in filosofia (quadriennale e specialistica), insegna in un liceo classico statale. Ha pubblicato cinque raccolte di  poesia: Immagini, Ed. Le Petit Moineau, Roma 1991; Sensazioni Cosmiche, Ed. Le Petit Moineau, Roma, 1993; Frequenze D’Arcobaleno, Ed. Pomezia-Notizie, Roma 1999; Lustrante D’ Acqua, Ed. Genesi, Torino 2008; Preghiera in Gennaio, Ed. Macabor, Francavilla Marittima (CS) 2021.   Ha partecipato all’antologia Nuovi Salmi a c. di Giacomo Ribaudo e Giovanni Dino, Ed. I Quaderni di CNTN, Palermo 2012. Alcuni suoi testi sono presenti in Voci dai Murazzi 2013, antologia poetica a c. di Sandro Gros Pietro, Ed Genesi, Torino 2013. Poesie dialettali sono inserite nella Rivista i fiori del male 2013 n. 55, quaderno quadrimestrale di Poesia a c. di A. Coppola.  Ha partecipato con il gruppo Poeti per Don Tonino Bello alla realizzazione di Un sandalo per Rut Oratorio per l’oggi, Ed. Accademia di Terra D’Otranto – Collana Neobar, 2014. E’ presente nell’antologia I poeti e la crisi a c. di Giovanni Dino, Fondazione Thule Cultura, Bagheria 2015. Ha pubblicato l’ebook Preghiera in Gennaio nella collana Neobar eBooks nel 2017. Ha partecipato all’ eBook n. 217: Proust N.7 – Il profumo del tempo, di Aa. Vv. (LaRecherche.it – Un accordo di essenze). Nel 2019 ha partecipato all’antologia poetica “ Break Point Poetry – Città Poetica”,  c. di  Patrizia Chianese, nell’ambito dell’ Estate Romana. Ha partecipatoall’antologia “Ho sete, l’Arte si fa Parola”,  a c. di Maria Pompea Carrabbae Ella ClafiriaGrimaldi, Ed. SarpiArte 2020; è presente nell’antologia del “Concorso Nazionale di Poesia” Città di Chiaramonte Gulfi – Premio Sygla XIV ed. 2022. Collabora a riviste di varia cultura e i suoi volumi si sono affermati sia in Italia che all’estero, con giudizi critici di Giorgio Barberi Squarotti, per esempio, e traduzioni di Paul Courget e Claude Le Roy (riviste Annales e Noreal). Partecipa al blog Neobardi Abele Longo e a vari siti letterari sul web. Vincitrice di alcuni premi di poesia, si interessa di arte, cinema, fotografia. Dal 2016 cura un laboratorio di scrittura creativa nel Liceo in cui insegna. Premio DonnArte 2020 (Associazione Internazionale Il Tempo delle Donne). Nel 2022 ha partecipato a Poeti In Dialetto A Roma, Edizioni Cofine srl. Menzione d’encomio premio Rudy De Cadaval (Forse le parole) e Menzione d’onore APS Le Ragunanze (Preghiera in Gennaio).

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2 risposte a “Tre poesie in dialetto romanesco di Rosaria Di Donato

  1. Grazie, Maria Pina e “Lucaniart Magazine”! Sono davvero felice della pubblicazione di questi testi perchè scrivere in dialetto mi diverte e mi entusiasma al tempo stesso!
    Un caro saluto,
    Rosaria

    "Mi piace"

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