chi siamo

L’Associazione Culturale LucaniArt ONLUS persegue, in sintesi, i seguenti scopi: promuovere e divulgare sul territorio regionale e nazionale l’arte, la letteratura e la cultura lucana, mirando soprattutto alla valorizzazione e alla diffusione delle opere dei giovani talenti nel campo della poesia, del romanzo, dell’arte pittorica e fotografica.
L’Associazione LucaniArt per il raggiungimento dei suoi fini, intende promuovere attività culturali, di formazione ed editoriali, anche attraverso lo scambio comunicativo con Associazioni del Nord e del Centro Italia, nonché con le associazioni dei lucani nel mondo.

LucaniArt Magazine è un progetto dell’Associazione LucaniArt ONLUS, che è responsabile della gestione di questo spazio web. Il Magazine nasce nel dicembre del 2007, da un’idea di Maria Pina Ciancio, che rivede la struttura del vecchio blog “LucaniArt”, nato nel marzo del 2006 dall’incontro, dalla condivisione, dalla passione per la letteratuta e l’arte di un gruppo di amici lucani.

Hanno partecipato e partecipano con i loro contributi: Maria Pina Ciancio (Presidente) Teresa Anna Biccai (Vicepresidente), Rocco Mario Grieco, Vincenzo Corraro, Teresa Armenti, Antono Nicastro, Gina Labriola, Lucio Zinna, Pierino Gallo, Mauro Savino, Eleonora Bellini, Gabriella Gianfelici, Mariano Lizzadro, Vincenzo D’Alessio, Chiara De Santo, Antonella Malvestiti, Annalisa Crociani, Maria Allo, Anna Rita Merico, Lorenzo Spurio, Erminia Daeder, Patrizia Baglione.

Son queste le nostre speranze
.
Chi si perde di coraggio,
chi muore di paura?
Davanti a noi si apre un tempo
di grande avventura.
Teniamoci pronti per un lungo viaggio.
Forse il Saggio si duole ora
d’averci lasciato così indietro,
un po’ deboli, un po’ persi.
Ma accorcerà le distanze,
ci porterà per mano
in giro per l’universo.
Sono queste le nostre speranze.
.
(Leonardo Sinisgalli)


I collaboratori

Maria Allo, laurea in Lettere classiche, poeta e traduttrice, vive e opera tra Catania e Parigi. Tra le sue raccolte di poesie: I sentieri della speranza (Gabrieli editore,1985), Riflessi di rugiada (Albatros, Nuove voci 2011), Al dio dei ritorni (Galassia Arte, 2014), Solchi. La parabola si compie nei risvegli (L’Arcolaio, 2016), La terra che rimane (Edizioni Controluna, 2018), Talenti di donna (Onirica edizioni, 2013), come curatore, Radure (ed. Ladolfi, 2019), in uscita “Sul margine” (Interno Libri Edizioni 2023). È autrice di saggi sulla poesia di altri autori, presente in molte antologie e riviste, ha tradotto un poemetto” L’ombra di Athos”, testi di “Canti di misconosciuta gloria” e Guida per la sopravvivenza di giovani esordienti del poeta greco Σωτήρης Παστάκας. Traduce testi di poeti greci su Εξιτήριον . Il suo blog di riferimento: http://nugae11.wordpress.com/

Teresa Armenti, pensionata, vive ed opera da sempre a Castelsaraceno (PZ). Ha insegnato Lettere nella locale scuola media fino al 2004. Si interessa di storia, poesia, saggistica, letteratura e dialetto; ha ricevuto vari riconoscimenti in ambito nazionale. Componente di giuria ai concorsi di poesia a Solofra, Senise, Lauria, Trecchina, LucaniArt, “Pubblica con noi” Fara di Rimini. Collabora con riviste locali, come «Il Sirino». Ha fatto parte della redazione «Il Paese», periodico di Castelsaraceno ed è stata nominata nel 2011 Cavaliere della Repubblica. Nell’ambito della XVI Edizione del Premio Nazionale Biennale di Poesia “Città di Solofra”, ha ricevuto il 25 marzo 2006 la Medaglia del Presidente della Repubblica, per la costante opera di divulgazione storico-archeologica della Basilicata. Ha pubblicato numerosi libri. Il suo ultimo lavoro è “Mio padre racconta il Novecento”, Ed. Magister, Matera 2022.

Patrizia Baglione (Arpino, 1994) già laureata in Scienze dell’educazione, studia per conseguire la laurea Magistrale in Linguistica Moderna. I suoi testi sono apparsi in diverse riviste letterarie: «L’Astero Rosso», «Poetarum Silva», «Inverso», «Transiti Poetici», «Poesia del nostro tempo», «Atelier», «Formafluens Megazine». Ha pubblicato La mia voce (Quid Edizioni, 2019); Malinconia delle nuvole (Kimerik Edizioni, 2020) — silloge presentata su Rai Radio Live — e Nero crescente (RPlibri, 2022); quest’ultimo recensito da Franco Manzoni sulle pagine del «Corriere della Sera» nella rubrica ‘Soglie’. Nel 2020 ha vinto il Premio Kalos alla Cultura. Dirige il blog «Versolibero». Redattrice di  «Laboratori Poesia», «Lucaniart Megazine», «Larosainpiu» e «Le parole di Fedro».

Teresa Anna Biccai (nome d’arte Marina Minet) nasce a Sorso in Sardegna. La sua scrittura rivolge un’attenzione particolare ai tormenti dell’esistenza e alle naturali inquietudini che segnano e contemporaneamente arricchiscono l’anima. Ha pubblicato le seguenti monografie poetiche: “Le frontiere dell’anima” (Liberodiscrivere® edizioni, 2006), “Il pasto di legno” (Poetilandia, 2009) disponibile su Lulu, l’ e-book “So di mio padre, me” (Clepsydra Edizioni, 2010) scaricabile on line, “Onorano il castigo” (Associazione Culturale LucaniArt, 2012), il racconto breve “Lo stile di Van Van Gogh” (Associazione Culturale LucaniArt, 2014), le sillogi poetiche “Delle madri” (Edizioni L’Arca Felice 2015) e “Scritti d’inverno” (a cura del premio Città di Taranto, 2017). Fra le altre pubblicazioni ricordiamo i romanzi collettivi al femminile “ESTemporanea” (Liberodiscrivere® edizioni, 2005) e “Malta Femmina” (Ed. Zona, 2009), il poemetto in prosa-poetica “Perdono in supplica d’impronta esangue in monologo d’augurio al pasto” (da Amantidi – Vittime, Magnum Edizioni, 2006). Una sua fiaba per bambini è stata pubblicata nella raccolta antologica “A mezz’aria” (Liberodiscrivere® edizioni, 2006). Il racconto-poema “Metamorfosi nascoste” è apparso nell’antologia “Unanimemente” a cura di Gabriella Gianfelici e Loretta Sebastianelli (Ed. Zona 2011). Recentemente compare nell’Antologia di Poesia Femminile “Voci dell’aria”  (Exosphere PoesiArtEventi Associazione Culturale, 2014), in “Teorema del corpo – Donne scrivono l’eros”  curata da Dona Amati con la prefazione di Beppe Costa (Ed. FusibiliaLibri, 2014) e nella plaquette collettiva “Le trincee del grembo” (Associazione Culturale LucaniArt, 2014). Da anni si occupa, inoltre, di divulgare la sua passione per la poesia, attraverso l’ideazione e la realizzazione di interessanti “video poetry”.

Mariano Lizzadro è nato a Potenza, dove vive. Poeta, psicologo, appassionato di musica e cinema. Ha esordito nel 1999 con la sua prima raccolta poetica “Frammenti di viaggio” Ed. Appia 2, Venosa. Nel 2003 ha vinto il premio letterario “Parola di donna” con la raccolta “Parole contro” Ed. Quaderni di Scriptavolant a cura di Lorenza Colicigno. Successivamente ha pubblicato “Parlano parole” Edizioni Besa, 2007 (con prefazione di Daniele Giancane),  “Suonaversi” (2016), “Ballate” (2022). E’ autore di testi per spettacoli multimediali, collabora col progetto «Lucaniart e Tragittisonori», ed è attivo in reading e performances a Potenza. Ha scritto numerosi articoli, alcuni dei quali nel 2016 sono sati raccolti e pubblicati nel quaderno monografico n.3 “Sguardi e ascolti dal mondo” a cura dell’Associazione Culturale LucaniArt, un libro di recensioni musicali in cui l’autore ci fa dono delle sue scoperte e delle sue passioni, valorizzando artisti italiani e stranieri talvolta sconosciuti al grande pubblico, ma che meritano ascolto e attenzione.

Antonella Malvestiti è nata a Sant’Elpidio a Mare, un centro medioevale nelle Marche, in Provincia di Fermo. Ha studiato Pedagogia presso l’Università “Carlo Bo” di Urbino ed ha conseguito il Diploma di Conservatorio in Pianoforte Principale nel 1986, presso il Conservatorio di Pesaro. È musicista attiva: suona in duo e quartetto e dirige una corale femminile. E’docente di Scuola Primaria da 38 anni. Appassionata alla lettura e alla scrittura, scrive racconti e poesie. Molte sue poesie sono state inserite in Antologie di AA.VV. edite da Aletti Editore, Kanaga Edizioni, Kubera. Ha pubblicato la sua prima Silloge dal titolo “Sento” nel 2020 con la Casa Editrice Italic Pequod di Ancona. È risultata vincitrice al Concorso letterario indetto dalla Kubera Edizioni di Roma nel 2022; è prossima alla pubblicazione la sua seconda Silloge con la stessa casa editrice. Ha ottenuto una menzione d’onore al concorso “Premio Arcore 2020”della Kanaka e nel 2022 la menzione d’onore al Concorso “L’arte in versi” di Jesi con “Sento”.
E’ risultata vincitrice nel 2022 al Concorso Letterario “Novella Torregiani” per la sezione Racconti, nel mese di Giugno 2022, con il suo racconto inedito “Il colaramuri”.

Anna Rita Merico è nata a Nola (Na), in Via L. Tansillo tra serici e lavico piperno. Vive, attualmente, in Salento. Lunga attività di ricercatrice sulle sponde mediterranee lì dove è avvenuto il passaggio dalla lingua orale alla parola scritta, dalle forme di conoscenza scaturite dalla Sapienza al pensiero legiferante/neutro del Logos. Appassionata cartografa del limes in cui il tellurico Ordine delle Madri è stato reso invisibile dall’Ordine dei Padri generando attualità di tante nostre domande, oggi.  Ultime sillogi: Era un raggio…entrò da Est, Ed. Musicaos, 2020 e Fenomenologia del silenzio. Poesie dal 2004 al 2021. Ed. Musicaos 2022. Pubblicazioni su riviste online: Spagine, Juncturae, Interzona News, LucaniArt, Di sesta e di settima grandezza, Versante Ripido, Gli amanti dei Libri, Circolo letterario Vento Adriatico, Cultura salentina. Saggi e note di lettura sul blog della Casa Editrice Musicaos. Riviste cartacee: Metaphorein (Ephesto ed.), Immaginazione (Manni ed. Lecce); collabora con Macabor ed. Presente su blog di poesia: Poeti oggi, V/R, Osservatorio Poetico Salentino, Il Giardino dei poetiPresente sul sito dell’Osservatorio Poetico Salentino con scritti per poeti salentini e poesia greca contemporanea.

18 risposte a “chi siamo

  1. sono lucano dal 1951 da Castelsaraceno. Al seguito della grande migrazione dei primi anni 60 sono approdato a Torino dove vivo e lavoro.
    Non posso che complimentarmi con il vostro sito e la vostra associazione che ho recentemente scoperto nella mia incerta navigazione su internet.
    Un bel coro di tante voci. Complimenti

    Salutandovi con stima e affetto non posso esimermi di farlo con due righe
    Una dedica a Peppino Impastato un poeta un giornalista trucidato dalla mafia di cui ricorre il trentennale.

    P’ppino , a v’rità

    S’anu pahata ca vita a verità.
    Stravisate li carne cu tritolo
    nun c’anu pututo cu l’ parole.
    Pesand’ o legge a l’aria vola, vola,
    pigliate pì mane nun so’ rumeste sole.
    Strende t’anu fatta cumbagnia
    nda vertà ca s’ facia a via.

    Muro d’ombra

    Del muro il secco
    sudore e pianto tiene
    scomposta l’ombra
    dispersa al tempo cede.

    Mosca con doppio finale

    M’ so’ arrepato nu poco sop’u letto
    e c’è na mosca ca vai pinnino petto.
    Zszs zszs face u sopa ca sotta,
    vene u stindo i l’ ra nu bello cazzotto.
    Vai para para, sembra c’u face a dispetto

    s’ me vota u scemo l’ rao na bella
    pumbata cu flit e c’arrecetto

    oppure

    ma li mosche che ne sanno ru letto
    cu na tuvaglia i faccia è meglio
    sa paro e po’ m’arricetto

    Il nostro paesano anche con la mosca si trova ad un bivio e la scelta non è di poco conto. Aiutatelo.

    Ancora saluti. Valerio Cascini
    valcas@katamail.com

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  2. Sono sorpresa e ocntenta di ritrovarti anche su Lucani Art. Le tue belle poesie dialettali, che ci riportano alla seconda metà degli anni ’50, arricchiscono ogni mese il periodico di Castelsaraceno. Valerio, Anche se abiti a Torino, sei proprio un “casteddano” doc. Tu hai attenzione per tutti, soprattutto per chi ha sofferto e per chi é morto per difendere la libertà e far venire alla luce la verità, come il giornalista Peppino Impastato che hai voluto ricordare in vernacolo.
    Spero di incontrarti questa estate a Castello
    Teresa Armenti

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  3. Cara Teresa,
    grazie per le tue belle parole e grazie soprattutto per l’abbuono della prima metà degli anni 50.
    Un caro saluto a tutti voi
    valerio

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  4. Avrei bisogno di contattare qualcuno della vostra associazione per rivolgere invito ad intervenire domenica 14 settembre p.v., a Pietragalla, in un convegno dal titolo “La Basilicata terra di qualità”.
    Grazie.

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  5. Sono contento che nel vostro sito, parlando della canzone popolare lucana, vi siete ricordati di me. Un grazie va anche a Lotierzo che stimo ma che non vedo da tempo.Io vado in giro con un recital dal titolo “Cant’,canzone e cunt'” se andate su http://www.pietrobasentini.it ne saprete di più.
    Complimenti per quanto fate, per l’impegno e per il progetto.Comunque un grazie.

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  6. ciao mio nono erai nicola maria filizzola ferraiuoli cerco famiglia en rivello italia
    sul padres eran biagio filizzola e anna maria ferraiuoli
    voglio sabere dove comprar el libro del palazzo filizzola excusa mi italinao no perlo italiano grazie

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    • Hola soy Betty Carbonell Cabana casada con Alfonso Polo Felizzola y deseo saber quienes era los bis abuelos de mi esposo estoy haciendo la genealogía por una prima de mi esposo se que se llama el papa de mi suegra Nicola Maria Filizzola Ferrauioli y Maria Pereira pero necesito saber las fechas ya sea de muerte o nacimiento de sus padre si sabes algo búscame en Facebook Betty Maritza Carbonell Cabana

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  7. vi seguo da un pò, apprezzando le vostre proposte, davvero! ho giusto sfiorato mariapina in luoghi virtuali comunemente visitati, senza mai dire quanto gradisca questa vostra creatura! può sembrare lontana da me, pietruzza ancorata su suolo sardo…ma ricordo bene l’esperienza di Marco Diana in paesedombre e di quanto sia stato dura per lui chiudere un suo vissuto, diventato, anche se per poco mio…e di tanti.
    c’è un sunto? no, solo un augurio sincero di buon lavoro!!
    antonia piredda, api.

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  8. Che sorpresa e che Gioia avervi incontrato! Mia figlia Vanina è rientrata dalla Lucania. Tornata da Rionero in Vulture ha chiesto a me di trovare il libro “Vito ballava con le streghe” conoscendo il mio amore per questa terra e per i suoi poeti. I ricordi sono andati indietro nel tempo alla mia prima telefonata all’ Editore Avagliano per avere alcuni testi su Sinisgalli e alle sue domande inerenti una mia nascita in Basilicata. Gli risposi che ero nato a Napoli ma mi sentii un poco lucano. Oggi mi occupo della Biblioteca Lermontov che raccoglie testi in italiano e russo sulla Russia e la disciolta Unione Sovietica. Nel corpo della biblioteca c’è un angolo segreto dedicato a Sinisgalli, Scotellaro e alla Lucania! Mi è caro, di Sinisgalli, Dimenticatoio che dovrebbe essere l’ ultimo libro di poesie pubblicate e questa poesia che rileggo sempre. Anche se a Milano, lontano dalla sua terra, il canto alto delle sue radici ci lascia dentro una San Babila non più città ma terra di campi in fiore.

    SAN BABILA

    Trascina il vento della sera
    Attaccate agli ombrelli a colori
    Le piccole fioraie
    Che strillano gaie nelle maglie.
    Come rondini alle grondaie
    Resteranno sospese nell’aria
    Le venditrici di dalie
    Ora che il vento della sera
    Gonfia gli ombrelli a mongolfiera.

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  9. bellissimo scoprire e capire la lucania. anche solo una fetta di essa. amo questa terra anche se mi ha portato più dolori che gioie. forse perchè ne sento l’anima calda e tranquilla che vive sotto un manto duro e calancoso, frutto della rabbia e dei raggiri. siamo un popolo di buoni che mostra un’anima inquieta. ma che solo convincendone, tornerà a risplendere come merita. Mimmo FAVALE.

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  10. mi permetto di segnalare a codesta redazione la totale assenza del più grande poeta lucano (vivente) nel vostro sito, un tale giuseppe pedota. credo sia opportuno che corriate ai ripari. cordiali saluti – complimenti comunque per il vostro lavoro

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  11. Sono contenta di aver incontrato per caso questo vostro sito.
    Anch’io sono lucana, molto innammorata della Lucania e ci ritorno quasi ogni anno.
    Vivo a Torino e mi occupo di Yoga, Ricerca Olistica e Arti Teatrali
    attraverso il Centro Daiva Jyoti, potete visitare il sito: http://www.daivajyoti.it.
    Sarei lieta di poter mantenere con voi un contatto.
    Vi saluto caramente, Tania

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  12. Navigando fra le onde del web mi sono piacevolmente incagliato in questo bel blog.

    Scrivo per passione con lo pseudonimo di Josè Pascal (figlio del fù Mattia Pascal e Ederì Buendìa discendente del grande colonnello Aureliano Buendía).

    Vi invito a visitare la mia scatola ed eventualmente collaborare.

    Se un giorno vorrete una lettera mi invierete a inparolesemplici@gmail.com

    buona vita e a presto spero

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  13. Pingback: Intervista a Maria Pina Ciancio | migranzeletterarie·

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