Spunti (di)versi con… Raffaele Piazza

I POETI SI RACCONTANO 14
Interviste sulla poesia a cura di M. P. Ciancio per il blog letterario LucaniArt Magazine

Poesia: passione, libertà…
Molto  è stato detto sul tema dell’ispirazione poetica: qui non tratta di dire se esista o non esista; una cosa è sicura ed è il fatto che il poeta sente, in un determinato momento di dover scrivere, possa egli trovarsi in casa, in auto, in treno, ovunque…In questo consiste la passione, nell’urgenza del dire e nella sua reificazione, possa avvenire l’atto della creazione di una poesia, attraverso una penna, un computer o un registratore, quindi si è liberi rispetto alle tematiche affrontate e, dopo che si è scritta una poesia, si può praticare anche un’autoanalisi di quanto scritto e vedere se il testo più in limine  è una continuazione di una ricerca, oppure se guarda   al passato o ne è influenzato in qualche modo. La libertà del poeta consiste anche nell’esistenza del verso libero, per cui, il compito del poeta diviene paradossalmente più difficile, proprio per la totale libertà delle potenzialità espressive.

I desideri di un poeta
Secondo Hermann Hesse, il poeta, contrariamente all’uomo comune, raggiunge la felicità non nella sfera del materiale, ma in quella della bellezza, possa essere quella della contemplazione di un cielo azzurro intenso o quella di una rosa, per fare solo due esempi. Ovviamente poiché i versi non danno il pane il poeta deve fare i conti con la realtà esterna, sociale. La poesia dovrebbe essere un’esperienza felice, il desiderio di comunicare, di trovare un sentiero personale a prescindere dalle gratificazioni che si possono raggiungere attraverso le recensioni, i premi e le pubblicazioni. Il poeta, essere sensibilissimo, realizza i suoi desideri quando è in sintonia con i non –poeti o anche con gli altri poeti amici.

Una tua definizione di poesia
Una forma d’arte legata alla struttura delle cose, perché il linguaggio, che è il suo veicolo, è un fatto strutturale  e  ciò è avvalorato dal fatto che, come già metteva in luce Montale, per scrivere una poesia bastano un foglio di carta e una penna, contrariamente ad altre forme d’arte, che sottendono supporti materiali più complessi-

Il ruolo della poesia oggi
E’ in gran parte quello di creare una forma di comunicazione tra poeta e destinatari del messaggio, un messaggio in bottiglia che adesso si avvale come veicolo anche del web. Ora tutti possono essere poeti, basta pagare un editore tra quelli del cosiddetto sottobosco. La poesia poi dovrebbe essere veicolo di formazione per i ragazzi nelle scuole e nei laboratori, attraverso una pedagogia della gioia, lontana anni luce dall’insegnamento della poesia nelle scuole attuali. La poesia dovrebbe essere anche uno strumento di conoscenza, attraverso la bellezza e un fatto ludico.

Da dove viene la parola del poeta
Secondo Borges la poesia proviene da quello che per i greci e i romani si chiamavano musa, da quello che gli psicoanalisti chiamano inconscio e da quello che nella tradizione giudaico-cristiana si chiama Spirito Santo, secondo Fortini dalle tre cose insieme. La poesia per dirla con Giovanni Giudici, è una dama non cercata: è la poesia stessa a visitare il poeta, anche se, come ha messo in luce Focault, la poesia è anche figlia della società e del tempo.

I tuoi poeti preferiti
Montale, Pasolini e Ungaretti, tra gli italiani. Dylan Thomas,  Seamous Heiney, tra gli stranierii

Almeno tre libri di poesia da cui non ti separeresti mai
Le occasioni di Montale, Poesia in forma di rosa di Pasolini e Vita di un uomo di Ungaretti

Un poeta sopravvalutato
Maria Luisa Spaziani

Un poeta sottovalutato
Marino Piazzolla

La tua prima poesia
Scritta a quindici anni, intitolata Nella mia vita, nata dall’occasione di un colpo di fulmine.

Il punto di partenza della tua poesia
Una riflessione nell’esserci nel mondo e nell’essere  in rapporto con me stesso e con gli altri

Un verso che avresti voluto scrivere
La luce che dà barlumi è quella che tu sola scorgi…
di Montale

La poesia che più ti rappresenta
I limoni- da Ossi di seppia di Montale

Il tuo ultimo libro
Del sognato, Editore La Vita Felice, 2009

Le tracce tematiche che lo caratterizzano
Il mare, il mito di una donna e di un amore, il sogno inscindibile dal reale

Una definizione della tua poesia
Neoromantica, neoermetica, a volte neorfica.

Keats sostiene che il timone della poesia è l’immaginazione, la fantasia le vele, e l’invenzione la stella polare. Cosa aggiungeresti?
Il mare nel quale navighiamo nella poesia ma anche nella vita e che sottende i suddetti elementi

La qualità che apprezzi maggiormente in una poesia.
L’eleganza formale in relazione con la leggerezza

Il futuro della poesia
Continuerà a proliferare in progressione geometrica su Internet, ma il libro cartaceo di poesia si salverà

Un consiglio ai giovani poeti
Leggere, leggere, leggere: libri di poesia, saggistica, ma anche molti romanzi

Un tuo dono poetico ai lettori di LucaniArt

Pervasivo giardino*

La rosa, ovviamente,
entra in scena nell’attimo di tegole.
una goccia di adolescenza
cade in pioggia
o in acqua sul balcone
dov’è il tempo?
O forse consumano i giorni
nei gualciti quaderni fanciulle
che non conosci,
traggono gioia da quanto avviene
in campus, in paesaggi
ragazzine di rosa sbocciate di linfe
insegnano a tessere trame
mosaici, arabeschi, il senso del tempo
della vita e il fiume si ferma: riproviamo
messaggio su Internet interrotto:

lei portava un jeans
si chiama Alessia, ama il mare, studiava
medicina, aveva avuto ventuno ragazzi
voleva avere un bambino.
_______

* da Del sognato, La Vita Felice, 2009

(intervista a cura di Maria Pina Ciancio, esclusivamente per il sito internet LucaniArt Magazine)

10 risposte a “Spunti (di)versi con… Raffaele Piazza

  1. Cara Maria Pina, è un grande piacere ritrovare su queste pagine Raffaele Piazza, uno dei poeti più originali e sensibili che abbia conosciuto da qualche anno a questa parte.
    Il suo ultimo libro, uscito dopo un lungo silenzio, è eccezionalmente denso e vibrante. Leggetelo!
    Mario

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  2. “La poesia poi dovrebbe essere veicolo di formazione per i ragazzi nelle scuole e nei laboratori, attraverso una pedagogia della gioia, lontana anni luce dall’insegnamento della poesia nelle scuole attuali. La poesia dovrebbe essere anche uno strumento di conoscenza, attraverso la bellezza e un fatto ludico”. Pienamente d’accordo! EB

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  3. Incontrato in rete diversi anni fa, ritrovo qui un autore animato da una grande fiducia nella poesia presente e, cosa più rara, in quella futura. Tra le risposte più convincenti quelle sul ruolo della poesia e sulla provenienza della parola.
    Un caro saluto
    Antonio

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  4. la liquidità …della parola poetica è “un saldo” che non è in svendita! La gioia: sì, concordo pienamente, anche quando si tratta di andare verso le zone d’ombra della vita, quelle che la logica affronta perché sa di non saperne abbastanza per destrutturare i suoi percorsi e quindi smantellare se stessa e ogni percorso mentale che la usi.
    Poesia va oltre, consapevole di essere e restare alto mare, anche per me, ed è meraviglia sentire di …essere e fare acqua…da tutte le parti. Ringrazio Mapi e Raffaele Piazza.ferni

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  5. ottimo intervento di poeta sicuro e felice, il suo dono poetico credo sia sublime e mi è piaciuto come raffaele piazza ti ha risposto mapi: “L’eleganza formale in relazione con la leggerezza”, condivido in pieno.. in genere è più vicino all’ideare femminile ma è anche il mio senso ideativo!

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  6. Mi trovo d’accordo con vari punti espressi da Raffaele in questa intervista: la poesia come riflessione ma anche come leggerezza del dire, il ruolo del web nella poesia di oggi e la salvezza del cartaceo per quello che riguarda la poesia del futuro. (impareggiabile la sensazione di ‘toccare’ le pagine mentre si legge un testo…)
    COndvido anche il consiglio dato ai giovani poeti: quello di leggere, leggere, e ancora leggere. Purtroppo in Italia tutti scrivono poesia, pochissimi la comprano o la leggono.
    Molto bella la scelta operata dal suo bellisimo libro nella poesia che chiude l’intervista. Grande la descrizione scarna e concisa di lei nel finale!
    Un caro saluto a Raffaele e a Mapi,
    daniela

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