Lorenzo Spurio, Tra gli aranci e la menta


Nota di lettura di Patrizia Baglione

In questa plaquette così attenta e viva, Lorenzo Spurio scrive versi di grande e infinita espressività. Un omaggio che lui stesso fa al Poeta, recitando con tenerezza le vicende di Lorca e dei suoi sentimenti. L’opera si dispiega in undici poesie che liricamente parlano di vita e sono inno all’esistenza e alla natura. Un forte attaccamento al mondo dei vivisi discerne tra le pagine di questa preziosa plaquette.

“Morto è solo chi si dimentica e scompare
come una cicogna nera nella notte petrolio
ma tu ancor vaghi in memorie di sapienti e
in calli strette delle città di bianco verniciate,
tu che perfori il tempo immortale, giovane e bello”.

Un recitativo, dunque, all’immortalità del corpo e dello spirito. Spurio canta in memoria del poeta spagnolo con la voce dell’infinito. Ogni cellula si trasforma in pianta, in un essere comunque vivente e mai fatto di sola cenere. “Nella sfida del cardo/ col pompelmo/ vince la formica/ che domina entrambi”.

Lorenzo Spurio, Tra gli aranci e la menta
(Recitativo dell’assenza per Federico García Lorca)
PoetiKanten Edizioni, 2020

Lorenzo Spurio è nato a Jesi. È poeta, scrittore e critico letterario.
Ha pubblicato numerose sillogi poetiche e curato varie antologie, tra le quali Convivio in versi. Mappatura democratica della poesia marchigiana (2016).
Per la critica letteraria si è occupato prevalentemente di letteratura straniera, vari suoi interventi critici sono presenti in collane e volumi.
Nel 2011 ha fondato la rivista online “Euterpe”, aperiodico tematico di letteratura; è Presidente della Associazione Culturale Euterpe di Jesi.
Sulla sua produzione hanno scritto Giorgio BàrberiSquarotti, Dante Maffia, Corrado Calabrò, Ugo Piscopo, Nazario Pardini, Antonio Spagnuolo, Ninnj Di Stefano Busà ed altri.

2 risposte a “Lorenzo Spurio, Tra gli aranci e la menta

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