Desiderare di Stefania Bortoli


nota di lettura di Patrizia Baglione

 “Desiderare” di Stefania Bortoli è un’opera di grande e intensa delicatezza. Suddivisa in cinque sezioni, l’autrice ha dato voce all’infanzia propria e a quella degli affetti più cari (Piccola mia,/ bambina scalza che continui a tacere,/ per ogni sorriso donato/ per la tenerezza dello sguardo/ avrei dato ancora la mia Vita”).

E di questa tenerezza è pregna ogni pagina di questo testo. La luce limpida e concreta del passato e il ricordo di un’infanzia che spesso veste toni malinconici. La cura dei gesti, la carezza di madre e di figlia a seconda dei ruoli citati (“Sopra il ramo orizzontale,/ quand’ero piccola,/ instancabilmente oscillavo sull’altalena vegetale”). Immagini dolci e potenti nella stessa maniera. La Bortoli dedica, poi, lo sguardo nei confronti della Natura. Esiste una stagione verde, della «rosa purpurea d’aprile», del giallo appassito, della foglia caduca. Cicli botanaci come cicli esistenziali. L‘essere vivente che respira, mangia, dorme, all’interno del Cosmo. Tutto è parte di una grandezza a noi indicibile. 

Devi capire questo anzi meglio che lo vede Un colloquio dall’interno all’esterno, dal sogno metafisico allo scontro impattante con la realtà di tutti i giorni. Un lessico immediato e sincero, la vicinanza inesauribile nei confronti della terra. Questo della Bertoli è una vera testimonianza del passaggio naturale che ognuno di noi è chiamato a vivere e di conseguenza a rispettare.

*

Libera i tuoi occhi che vedono
l’ombra più scura
dove è intensa la luce
A gennaio
il seme è fiducioso
e riposa sotto la neve nel gelo della notte
Finalmente il giardino dell’attesa
è solitario – vuoto
Custodisce,
coltiva la mia solitudine allargando le braccia
Ai luoghi imprevedibili
si radica la parola poetica
immergendosi nell’ascolto
delle voci umane e delle ferite della terra

Stefania Bortoli, Desiderare (Arcipelago Itaca, 2023) Prefazione di Alfredo Rienzi 


Stefania Bortoli (1960) è nata a Thiene (Vicenza) e vive a Pove del Grappa. 
Si è laureata in Pedagogia all’Università di Padova con una tesi di Estetica e Psicoanalisi. È stata docente di Lettere al Liceo Artistico.
Ha pubblicato:
Voci d’assenza (Editrice Artistica Bassano, 2012), prefazione di Stefano Guglielmin, postfazione di Gianni Giolo. Il libro è stato segnalato al Convegno internazionale di Poesia a cura di Anterem (2011) ed ha ricevuto la Menzione di merito al Premio Nazionale di poesia “Achille Marazza del 2013.
Con la promessa di dire (Book Editore, 2016) ha ottenuto La Menzione d’onore al XXXII Premio “Lorenzo Montano” (2018) ed è stato tra le opere finaliste alla 8^ Edizione del Premio nazionale editoriale di poesia “Arcipelago itaca” (2022).
Desiderare (Arcipelago itaca Edizioni, 2023, Collana Mari Interni a cura di Danilo Mandolini).
La silloge inedita Il giardino dell’attesa ha vinto il Primo Premio Silloge Transiti poetici del 2022.
Sue poesie sono presenti in blog letterari quali di “Sesta e di Settima grandezza”, “Blanc de ta nuque”, “Perigeion” e nell’Antologia “Transitipoetici, Volume XXVII, (2021).

Una risposta a “Desiderare di Stefania Bortoli

  1. Pingback: Poesie della voce nuova di Simone Migliazza | LucaniArt Magazine·

Lascia un commento