Tre poesie di Silvana Pierini

da Il suono dell’acqua, 2023

Fiori Immortali

A Giulia Cecchettin

Le parole sono mani
abbracci silenziosi, baci
radici che bucano l’asfalto
fiori immortali,
sono sogni
come treni morti
che dormono sui binari,
maree che lavano il sangue
dalle mani
lo restituiscono al cuore,
sono bocconi di vite assaggiate
sputate
da uno sguardo,
da una parola
che si arma
e recide i polsi,
sono vite
che lasciano
alle altre vite il passo,
un arbusto piegato al sole,
un fresco mattino che si affaccia al cielo,
un cervo che buca il bosco fitto
e rompe
i rami del silenzio.

*

Mi piego sotto questo aspettare
che è solo respiro
e movimento indispensabile a vivere
e anche vivere
è una parola che sanguina sogni
li semina nei suoi vasi
il sole ne avrà cura
ancora il vento asciugherà questa terra
dalla pioggia
dai detriti
rimasti in fondo al cuore.

*

Guadagnavo cieli
nel volo delle rondini
sbocciavo
con l’odore acre
della pannocchia
con l’ortica pungente
che arrossava i ginocchi.

Silvana Pierini, da Il suono dell’acqua, Totem 2023

Nata a Sassocorvaro nel 1959 si è traferita a Ospedaletto di Coriano vicino a Rimini dove vive. Ha pubblicato sia poesie che racconti, nel 2009 La Rosa nel Cuore ( Aletti), nel 2011 Il Diario (Albatros), nel 2014 Luce (Helicon), nel 2019 Macchia di Cielo (Divinafollia) e nel 2023  Il suono dell'acqua (Totem).

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