Il miraggio del futuro fra Covid e Fata Morgana a cura di Antonella Pellettieri


‘Tutto sembra avere i contorni tremuli di un miraggio, il futuro è composto di figure che non riusciamo più a comprendere se reali o frutto dell’Intelligenza Artificiale: il futuro é come Fata Morgana’. (Antonella Pellettieri)

Sono stati davvero tanti i libri pubblicati durante e dopo la malattia epidemica-infettiva del Covid19. A circa tre anni di distanza da quell’evento catastrofico, Antonella Pellettieri, direttore del CNR di Basilicata, continua ad interrogarsi su questo fenomeno che ha scosso in modo radicale le vite e le coscienze di milioni di persone a livello mondiale. Un tema sicuramente a lei caro, perché questo è il terzo volume che cura per la Collana Mensale – Documenta et Monumenta (Ed Zaccara 2023). Basta leggere l’accurata e attenta prefazione per capire l’interesse della curatrice, mossa da ragioni e riflessioni storico, politiche, sociali, culturali, pienamente accolte e condivise. La domanda che aleggia intorno a questo libro e tutta proiettata sul futuro. Cosa ha lasciato in noi la pandemia? “Quanto abbiamo perso in quella fase e quanto invece abbiamo guadagnato?” scrive Margherita Sarli in un suo contributo. Ci capita a volte di interrogarci, altre no. Eppure ciò che viviamo e ciò a cui oggi assistiamo è un cambiamento sociale e radicale in tutti i settori, così come nelle relazioni interpersonali. L’autrice a ritmo serrato non lascia scampo né a se stessa, ne a noi lettori. Tante delle trasformazioni e delle instabilità odierne (epocali, direi) vanno ricercate proprio in questo grande sconvolgimento di massa che ha fatto sobbalzare l’intero pianeta. “In fondo, il futuro continua a essere sbiadito, non abbiamo desiderio di grandi progetti che si potrebbero ultimare fra molti anni – scrive nella nota introduttiva la curatrice – Cerchiamo di raggiungere piccoli obiettivi, vicini; anche i politici, con le dovute eccezioni, sono parvi nelle promesse. E la politica è cambiata anche se i politici non si sono ancora adeguati ai cambiamenti della società, alle innovazioni tecnologiche che gestiscono anche i rapporti sociali e interpersonali”. Cambiamenti e sconvolgimenti di cui qualcuno è più consapevole, altri meno. Cambiamenti che ci possono piacere o meno, ma la Pellettieri richiamando il mito della fata Morgana si augura e spera in un futuro che necessita di speranze, di ottimismo, di valori umani semplici, di cultura e arte in tutte le sue forme, ma soprattutto di condivisione. Ed è quello che ha fatto, coinvolgendo in questa prospettiva del “miraggio collettivo”, una serie di autori specializzati in diversi settori e a ciascuno ha chiesto una testimonianza riflessiva, analitica o semplicemente emozionale del proprio sentire individuale e collettivo. Gli autori coinvolti in questo progetto sono stati: Aldo Amodeo, Giuseppe Resta, Lydia Postiglione, Claudio Elliott, Claudia Cerchiai, Antonio Colasurdo, Maria Piliero, Laura Biella, Giovanni Setaro, Antonino De Lorenzo, Claudia Origoni, Margherita Sarli, Federico Valicenti, Marina Minet, Paola Di Leo, Giampiero D’Ecclesiis, Annalisa Venditti, Maria Pina Ciancio, Antonella Pellettieri, Adriano D’Ecclesiis, Daniele Bracuto, Gianni Spadavecchia, Angelo Esanofole. Tutti e ventitè gli autori antologizzati hanno raccontato la loro testimonianza sulla fine del Covid 19, su cosa ha lasciato, come ha trasformato il genere umano e quale futuro ha disegnato: orizzonti che somigliano ai miraggi di Fata Morgana. L’intervento della curatrice si conclude con questo augurio “Il volume è dedicato a Fata Morgana e a tutte e tutti coloro che credono nell’esistenza delle Sirene e le cercano sugli scogli sperando di essere ammaliati dal miraggio di un mondo senza violenza e traboccante di pace che si possa trasformare in realtà. Cor ad cor loquitur!”.

Maria Pina Ciancio

DOMANI di Marina Minet

Cosa sogneremo domani
quando lo spavento diventerà una storia
trascritta come un gesto già compiuto
da raccontare antica come il pane.
Cosa penseremo
benedicendo il grano sui gradini
mentre i tralci dell’uva già raccolta
cadranno sbiaditi sotto i passi.
Cosa seguiremo domani
senza le vesciche della corsa
senza la sabbia incollata alle infradito
senza una preghiera segnata in calendario
da recintare gioia tutt’insieme.
Cosa guarderemo domani
maturi come le parole
un treno sempre in sosta sui binari
per tante scarpinate da confidare al cielo.
Eravamo ciechi proprio ieri
con gli alberi a ridosso
la bocca sudata dall’amore
e il grido dei bambini nelle piazze.
Cosa conteremo domani, mio Dio
le schiene distese sulla terra
e miglia di zattere per file già sommerse
ora che a stento sonnecchiamo
chiudendo le finestre in faccia all’altro
in una guerra che tutti ci perdona.

(Marina Minet, estratto dal libro “Il miraggio del futuro fra Covid e Fata Morgana, Ed Zaccana 2023, p.89)

Antonella Pellettieri
Antonella Pellettieri, di origine lucana, è una storica e Sent Senior research director presso l'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR, si occupa di Beni Culturali tangibili e intangibili. E' autrice e curatrice di 24 volumi e di circa 150 articoli e saggi su riviste e miscellanee nazionali e internazionali, scrive per quotidiani e riviste come l'Almanacco della Scienza del CNR e Cronache del Mezzogiorno con intenti divulgativi per la circolazione del sapere e dei saperi. Ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui il ‘Premio Internazionale Universum Donna’ per la sezione Cultura, ritirato a Lugano il 13 ottobre 2013. Tra le sue ultime pubblicazioni, ricordiamo ‘’Il futuro senza tempo fra eterocronie ed eterotopie - Il virus e le sue varianti (2020-2021)’’, edito nella Collana MenSALe dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ed. Zaccara 2021.

CNR EXPLORA
https://publications.cnr.it/doc/490205

Lascia un commento