[XXII] –Rubrica “Profili” a cura di M. P. Ciancio
Foglio poetico realizzato a mano dall’autore
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Nihilografia
Sembrerebbe un calendario ossimorico quello che fa succedere
tre bianchezze come quelle di Kafka, Giovanna d’Arco e Artaud. Tre
solitudini inafferrabili. Quella mistica, quella letteraria, quella
teatrica. Il godimento di se come muro di fronte al mondo, non importa
se proprio o ‘dettato’. Paradossi del bianco, nihilismi pieni. La
solitudine è una conca d’oro in cui ogni presente è distensione, senza
passato, senza l’attesa di un domani. Esiste un mondo, una vita. In
questo tempo flautato e selvaggio, come quello di cui mormorava
Riccardo III, ci sormonta una mestizia, una malinconia di scogli,
un’attesa di navi, di messaggeri. Ho avuto il mio bianco, il mio non
ritorno e il mio ritorno dell’eguale. In quanto essere umano desidero
una fusionalità che mi strappi alla mia discontinuità di essere
separato. E questo nonostante tutto.
Mauro Savino
Grazie a Mapi e a Lucaniart per questo spazio. Gradita anche la presentazione grafica del testo. A ritrovarci!
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A Mauro mi lega una profonda amicizia
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