LETTERATURA E UNITA’ D’ITALIA. Da Gabriele D’Annunzio a Pier Paolo Pasolini a Giuseppe Brancale

Un percorso irregolare a cura di Luca Nannipieri

Consiglio Regionale della Toscana
Lunedì 21 febbraio 2011, ore 17.30
Sala delle Collezioni – Palazzo Bastogi (Via Cavour 18, Firenze)

Locandina/ LETTERATURA E UNITA’ D’ITALIA

Marino Biondi, docente di Storia della critica letteraria all’Università di Firenze, Giuseppe Panella, docente di filosofia della Scuola Normale Superiore di Pisa, Martha Canfield, docente di Letteratura ispanoamericana all’Università di Firenze e cofondatrice Premio Pier Paolo Pasolini, Luca Nannipieri, direttore del Centro Studi Umanistici dell’abbazia di San Savino, Enrico Nistri, saggista e collaboratore del Corriere Fiorentino, Gaetana Rossi, docente dell’Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, sono i protagonisti del Convegno su “Letteratura e Unità d’Italia”, che si terrà nella prestigiosa Sala delle Collezioni del Consiglio Regionale della Toscana (Via Cavour 18, Firenze), lunedì prossimo 21 febbraio 2011 dalle ore 17.30.

Organizzato dal Centro Studi Umanistici dell’Abbazia di San Savino e promosso dal Consiglio Regionale della Toscana, la particolarità del convegno è che metterà a fuoco gli irregolari della letteratura italiana: da Gabriele D’Annunzio a Pier Paolo Pasolini a Leonardo Sciascia a Giuseppe Brancale. Tutti autori che hanno fatto i conti con l’Unità d’Italia fuori da qualunque canone novecentesco costituito. Non Carducci, non De Amicis, non Tomasi di Lampedusa, ma appunto autori che hanno riletto la storia del nostro paese in modo per nulla prevedibile o scontato.

L’occasione è l’uscita del libro postumo, sponsorizzato da ENEL, Fantasmi che tornano di Giuseppe Brancale (edizione Polistampa), autore della Basilicata che è stato premiato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e che fu amico di Carlo Levi (che abbozzò in tre opere le copertine del libro ‘Echi nella valle’). Sebbene l’opera omnia sia in corso di pubblicazione, la riscoperta dello scrittore Giuseppe Brancale (Sant’Arcangelo, Pz, 1925 – Firenze, 1979) è il motivo per rileggere l’Unità d’Italia dalla parte delle popolazioni locali della Basilicata che vissero l’integrazione nazionale del 1861 sia come imposizione sia come speranza. Un sentimento contradditorio di identità nazionale e di identità locale si scopre nelle opere di Brancale, che questo convegno metterà in luce e in dialogo con La Carta di Carnaro di D’Annunzio (nel quale il poeta tentò la scrittura di uno Statuto che rivendicava su quali basi ideali, estetiche, storiche, morali, si poggiasse l’identità italiana) e con le opere meno conosciute di Sciascia, Pier Paolo Pasolini, Riccardo Bacchelli.

Afferma il curatore Luca Nannipieri: Si può fare i conti con l’Unità d’Italia senza ridursi a inutile e spenta celebrazione? Si può fare. Da qui parte questo percorso irregolare tra gli “irregolari” della letteratura italiana, ovvero tra quegli autori che nel Novecento che sono stati fuori dalle linee canoniche già previste e percorse: dal Gabriele D’Annunzio della Carta di Carnaro del 1920, mai studiato a scuola, a Giuseppe Brancale, autore lucano della seconda parte del secolo, la cui opera omnia è in corso di pubblicazione e da cui questa occasione prende piede e partenza. Un percorso irregolare, parzialissimo, non accademico, arrischiato. Onorare l’Unità d’Italia significa anzitutto interrogarla, metterla in crisi. Crisi in greco significa giudizio”.

L’ingresso è gratuito.

Contatti

Ufficio stampa

Centro Studi Umanistici dell’abbazia di San Savino

info diretto 349.4498422

organizzazione@centrostudisansavino.it

Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale del Consiglio Regionale della Toscana

Responsabile Dott. Daniela Ricci

Tel. 055.2387089

Lascia un commento